Negli ultimi vent’anni, lo studio della storia e dell’epistemologia della geografia si è affermato internazionalmente come un settore disciplinare autonomo,aggiungendosi al tradizionale ambito della geografia storica e accompagnando lo Spatial Turn delle scienze sociali.
Questo libro, senza ambire a un’impossibile esaustività, si propone come un percorso guidato fra i differenti esempi di come un ricercatore di storia della geografia possa affrontare oggi questioni e problematiche che vanno dall’antichità al mondo di Internet, presentate secondo il principio che la produzione del sapere è sempre situata e in ogni caso mai neutrale.
Il nostro ambito di studio è internazionale e in alcuni casi transnazionale : purtrattando con un occhio di riguardo alcuni aspetti e autori della geografia italiana, non abbiamo voluto rinchiuderci negli schemi classici delle « scuole nazionali » o della formazione istituzionale della geografia. Ci interessa invece, da un lato, analizzare la circolazione dei saperi attraverso diverse aree linguistiche ; dall’altro mostrare come la geografia, a partire dall’antichità, abbia saputo lanciare sguardi critici sul mondo con la finalità di trasformarlo, influenzando il potere in carica o contestandolo apertamente, ma sempre in-ventando mondi, paesi e territori per poter agire su di essi.
Crediamo che è solo conoscendo e reinterpretando questo patrimonio di pratiche e strumenti che la geografia potrà ritrovare la sua centralità nell’ambito delle scienze sociali.
L’auteur :
Docteur en géographie des Universités de Bologne et de Paris 1, Federico Ferretti est chargé de recherche au Département de géographie et environnement de l’université de Genève depuis 2012.